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Come possono essere aiutati i bambini con dislessia

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Voti bassi nonostante l’impegno, lentezza d’apprendimento, apparente svogliatezza: l’interesse per la scuola cala progressivamente ed insorge un senso di frustrazione e tristezza.

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Possono essere questi alcuni dei segni che fanno preoccupare i genitori e gli insegnanti ed inducono ad interrogarsi sulle loro cause. Può trattarsi di DISLESSIA.

Chi ne soffre procede nella lettura in modo non fluido, fa fatica a combinare le lettere in sillabe, sbaglia, non comprende bene il significato di ciò che legge, può fare errori di ortografia e calcolo perché spesso la dislessia si accompagna alla disortografia e alla discalculia.

Non ci si deve spaventare, ma non si deve nemmeno sottovalutare il problema. Oggi esistono dei metodi di trattamento che danno ottimi risultati.

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Più precocemente si interviene, meglio se subito alle elementari, più c’è la possibilità di un rapido recupero grazie ad un trattamento di recupero/potenziamento neuropsicologico in seguito ad una valutazione degli apprendimenti.

 

E’ altrettanto importante che nella scuola abbia luogo un adattamento delle tecniche di insegnamento al bambino che presenta dislessia.

 

Questo adattamento può essere effettuato per tutta la classe, grazie ad una didattica che tenga conto di cosa facilita e rende migliore l’apprendimento di ciascun alunno. È molto importante, per esempio:

 

  • far usare prima lo stampato maiuscolo (perché ha lettere più facilmente distinguibili ed è più facile da scrivere e riconoscere) e passare al corsivo o allo stampato minuscolo solo dopo che tutti i suoni siano stati presentati, compresi quelli complessi;

  • effettuare molti giochi linguistici per migliorare la competenza fonologica;

  • appendere in vista, nella classe, ad uso di tutti, tavola pitagorica, tabelle con formule, striscia dell’alfabeto, linee del tempo, cartine, mappe, schemi ecc...

  • AUDIOLIBRI E COMPUTER

  • Una volta che è stata fatta una buona diagnosi sarà importante comunicarla agli insegnanti che provvederanno ad offrire il giusto aiuto al bambino: programmazione di tempi più lunghi per prove scritte in classe, organizzazione di interrogazioni programmate, se verrà ritenuto opportuno in base all’età si valuterà la dispensa dalla lettura ad alta voce, dalla scrittura veloce sotto dettatura o qualsiasi altra misura compensativa o dispensativa che con lo psicologo potrà essere concordata.

 

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