L'attenzione è la capacità di selezionare particolari stimoli all'interno del campo percettivo.
La concentrazione si riferisce alla capacità di mantenere un’attenzione volontaria, per un certo periodo di tempo, mentre si e' occupati in compiti ben precisi.
Sia l'attenzione che la concentrazione sono pre-requisiti indispensabili per la registrazione delle informazioni in memoria. Ne consegue che entrambi costituiscono dei fattori fondamentali per ogni processo di apprendimento, soprattutto scolastico.
Quando un bambino fatica a concentrarsi vuol dire che trova difficoltà nel prestare attenzione, in un determinato compito, per un periodo di tempo prolungato, ignorando stimoli o pensieri interferenti:
- non riesce a focalizzarsi sui particolari, commette errori di distrazione
- non sembra ascoltare quando gli si parla direttamente - non segue le istruzioni e non porta a termine i compiti scolastici o le incombenze affidategli - non si organizza nei compiti, si annoia - perde gli oggetti necessari per le sue attività (compiti, materiale scolastico ecc.)
Non riesce a regolare il proprio comportamento in funzione del trascorrere del tempo, degli obiettivi da raggiungere e delle richieste dell’ambiente, pur sapendo che un certo compito è importante ed andrebbe portato a termine.
E' importante in questi casi non sottovalutare i sintomi ed approfondire le cause che sono alla base del comportamento del bambino, fornirgli, inoltre, tecniche e strategie da sperimentare e che, una volta ben acquisite, possano essergli d’aiuto.
Si tratta di una realtà multi sfaccettata, nella quale non entrano in gioco solo le abilità cognitive, la capacità di impegnarsi e la buona volontà, ma anche fattori emotivi e psicologici.
Un intervento precoce favorisce la risoluzione del disagio vissuto dal piccolo, ma anche dalla sua famiglia, evitando che si stabilizzino dei comportamenti disfunzionali che possono aggravare e cronicizzare la situazione, minare il rapporto con i coetanei, l’autostima e la fiducia nelle proprie capacità.